Nell’ultimo turno di Serie A, Napoli e Inter rispondono all’Atalanta. Tutte e tre vincono in trasferta. Perdono ancora punti Juventus e Milan che, entrambe in casa, pareggiano rispettivamente contro Venezia e Genoa. Il Bologna ferma la Fiorentina, mentre il Como spinge ancora giù la Roma. Torna alla vittoria il Torino. Respirano Lecce e Verona
Dopo il match di Empoli-Torino, vinto dai granata, il sabato della sedicesima giornata di Serie A ha regalato un Cagliari-Atalanta non privo di emozioni. L’ha spuntata la Dea con un gol del redivivo Nicolò Zaniolo, ma il migliore del match è stato Marco Carnesecchi a suffragare la grande prestazione degli uomini di Davide Nicola. Da sottolineare le tre parate capolavoro del portiere riminese che ha letteralmente salvato il risultato della sua squadra. Qualche ora dopo non si è fatta attendere la risposta del Napoli che, dopo essere andato negli spogliatoi in svantaggio di un gol realizzato da Florian Thauvin su respinta da un rigore sbagliato, ha ribaltato il risultato nella ripresa, prima con una rete alla maniera di Romelu Lukaku, poi grazie a un gol costruito da vero fuoriclasse David Neres che ha fatto fuori tutta la difesa dell’Udinese prima di vedere il suo tiro deviato in maniera sfortunata da Lautaro Giannetti alle spalle di Răzvan Sava (prova convincente la sua) e, infine, chiusa da un’azione personale di André-Frank Anguissa che si è infilato nella difesa avversaria con un’azione imperiosa. Un risultato che fa pace con i tifosi, apparsi delusi dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia ma, soprattutto, dalla sconfitta in casa con la Lazio.
La serata ha regalato l’ennesima sorpresa di questo campionato e, guarda caso, ancora con la Juventus ad acciuffare il pareggio contro l’ultima in classifica e per giunta sempre davanti ai propri tifosi. Per la decima volta i bianconeri devono accontentarsi di un pari che, di fatto, li toglie dalla corsa scudetto. Dopo il gol di Federico Gatti, il Venezia non solo ha pareggiato con Mikael Egill Ellertsson ma è riuscito a trovare anche il gol del vantaggio con Jay Idzes che ha anticipato proprio Gatti che l’aveva superato in occasione del vantaggio bianconero. Al 95′ la serata è diventata meno amara con il rigore trasformato da Dušan Vlahović. Poi il caos. Il centravanti serbo che si è messo a litigare con una curva dei propri tifosi. Non finirà qui. A questo punto sono messi in discussione tante certezze. In questo ennesimo pari si ha la sensazione che qualcosa è stato sbagliato nelle valutazioni di qualche acquisto.
La domenica ha consegnato al Lecce un’altra vittoria che l’allontana ancora di più dalla situazione bollente dei bassifondi di classifica. La cura Marco Giampaolo sta ottenendo frutti importanti. La vittoria porta la firma del montenegrino Nikola Krstović che dopo tre minuti aveva sbagliato anche un calcio di rigore. Male il Monza che rimane all’ultimo posto e adesso dovrà riflettere sulla posizione di Alessandro Nesta. Il Bologna sta tornando. La squadra di Vincenzo Italiano è riuscito a sconfiggere la Fiorentina con un gol di Jens Odgaard. Da lì in poi gli undici di Raffaele Palladino non sono riusciti a impensierire più di tanto il portiere avversario. Si ferma così la marcia dei viola, protagonisti di un campionato interessante. Vittoria sorprendente del Verona che espugna il Tardini. La formazione di Paolo Zanetti ha colpito a freddo la difesa di Fabio Pecchia che dopo 5′ si è trovata sotto con Diego Coppola. Il pareggio di Simon Sohm, non serviva un granché perché nella ripresa gli scaligeri colpivano due volte: prima con Amin Sarr e poi con Yerson Mosquera, prima del secondo gol dei ducali sempre con Sohm. Con questa vittoria il Verona fa un gran salto verso la zona più tranquilla e allontana, per il momento, la crisi che stava diventando sempre più cronica. Al Sinigaglia il Como ha rifilato due sberle a una Roma irriconoscibile, dopo la bella prestazione in Europa League. Gol che sono arrivati do il 90′; prima con Alessandro Gabrielloni (che gioca nella squadra lariana da quando era in Serie D)e al 97′ con Nicolás Paz.
Nel giorno della celebrazione del 125° compleanno della nascita, il Milan non va oltre lo 0-0 contro il Genoa. Partita a senso unico che però l’undici di Paulo Fonseca non riesce ad aggiudicarsela per i troppi errori sottoporta. Contestazione feroce da parte dei tifosi dentro lo stadio e fuori. Lo striscione pesante recitava: “Società Milan: vi abbiamo aspettato e sostenuto ad oltranza, della vostra mediocrità ne abbiamo abbastanza“. Niente insulti, ma sicuramente una critica offensiva all’operato dei dirigenti del club, peraltro meritato. L’altro all’interno: “Dirigenti incapaci, società senza ambizione, non siete all’altezza della nostra storia“. Indubbiamente un momento molto teso, che fa il paio con quello che il tecnico portoghese ha instaurato all’interno dello spogliatoio e poi perpetrato con le successive scelte di campo (vedi la scelta di escludere Theo Hernández). All’Olimpico caduta rovinosa della Lazio che, dopo aver battuto al Maradona il Napoli settimana scorsa, ha sbattuto contro i campioni d’Italia. Un risultato tennistico che mai i biancocelesti hanno subito in casa nella loro storia. La sconfitta dei padroni di casa ha sicuramente una genesi: l’infortunio di Mario Gila Fuentes, sostituito da Samuel Gigot. che ha provocato il rigore che ha spianato la strada dei nerazzurri. Poi, come diceva Gianni Brera: “Bisogna resistere a certe sconfitte”. In soldoni Marco Baroni non è riuscito a cambiare marcia, prestando il fianco agli attacchi degli ospiti. Sei gol tutti con uomini diversi: Hakan Çalhanoğlu, Federico Dimarco, Nicolò Barella, Carlos Augusto, Denzel Dumfries e Marcus Thuram. Un pelo d’etichetta: Lautaro Martínez ancora a bocca asciutta.