L'esultanza dei giocatori del Napoli dopo il gol di Romelu Lukaku

Alla decima giornata il Napoli prova la fuga, i nerazzurri vincono a Empoli, mentre la Juventus pareggia in casa col Parma e il Milan cola a picco contro il Napoli. Atalanta recupera e ora è terza, insieme con Fiorentina e Lazio. Torna al successo anche la Roma

Antonio Conte ha messo le cose in chiaro: per la lotta dello scudetto c’è anche il Napoli. Al Giuseppe Meazza di San Siro, infatti, i partenopei hanno liquidato il Milan con un gol per tempo: prima Romelu Lukaku che si è sbarazzato di Aleksandar Pavlović come fosse un fuscello e poi col solito Khvicha K’varatskhelia sempre più determinante per questa squadra. Niente di trascendentale gli azzurri, solo più organizzati e precisi sottoporta, a differenza dei rossoneri, privi di mezza squadra, ma anche sbadati in fase difensiva. Il Milan è parsa una squadra volenterosa, ma incapace di fare il minimo solletico agli avversari, cinici e sempre padroni della partita, condotta loro piacimento. Paulo Fonseca era senza Tijjani Reijnders, Theo Hernández e Matteo Gabbia, oltre a Rafael Leão e Christian Pulisic entrambi fuori per scelta tecnica. Il risultato ha detto anche questo.

Al Carlo Castellani di Empoli, l’Inter vince, ma per l’ennesima volta in questa stagione, non convince. Nerazzurri padroni del gioco, ma poco lucidi a centrocampo, soprattutto, con molti errori in costruzione, solo dopo l’espulsione di Saba Goglichidze, per un intervento sciagurato su Marcus Thuram, ha trovato la serenità e quindi anche la vittoria. Match winner sicuramente Davide Frattesi, poi Lautaro Martínez che ha ritrovato il gol, nonostante la condizione latiti. All’Allianz Stadium non è andata molto diversamente alla Juventus che si è dovuta accontentare di un pareggio contro il Parma, andato in vantaggio per ben due volte. Fabio Pecchia ha giocato senza timore reverenziale, insegnando a Thiago Motta come si verticalizza, anche se in squadra non hai campioni. Il tecnico bianconero ha lasciato fuori ancora una volta Kenan Yildiz, che da subentrato non ha fatto la differenza coma Milano tre giorni prima. L’allarme si è acceso, però, in difesa, dove improvvisamente da retroguardia meno battuta d’Europa, nelle ultime tre partite è diventata un colabrodo. E non può essere solo l’assenza di Gleison Bremer ad aver peggiorato di molto le cose. La minor protezione dal centrocampo, può essere una delle cause.

Buona vittoria casalinga dell’Atalanta che ha dovuto impegnarsi molto per domare un Monza tutt’altro che arrendevole. Il talento di Lazar Samardžić ha spianato la strada agli orobici che hanno trovato il raddoppio con Davide Zappacosta. Rimane avvolto nel mistero il gol annullato ai brianzoli sullo 0-0. Il Venezia ha ribalto il risultato contro l’Udinese. sotto di due gol, i ragazzi di Eusebio Di Francesco sono riusciti a trovare la via del gol su rigore per ben due volte con Joel Pohjanpalo e con Hans Nicolussi Caviglia con una bellissima punizione. Torna alla vittoria il Bologna che espugna Cagliari con gol di Riccardo Orsolini e Jens Odgaard, facendo dimenticare per un momento la tragedia che ha colpito l’Emilia-Romagna (con annessa la partita rinviata col Milan). Ottima vittoria del Lecce, contro un Verona ridotto in nove. Il gol è arrivato nella ripresa grazie a Patrick Dorgu, dopo che al 40′ del primo tempo era stato espulso Jackson Tchatchoua. Nella ripresa poi, a otto minuti dalla fina ha dovuto prendere la via degli spogliatoi anzitempo anche il gialloblu Reda Balahyane.

Nella giornata di giovedì si sono disputate le ultime tre gare. Cominciava la Fiorentina che ha espugnato il Galileo Ferraris, regno del Genoa. Il match winner è Robin Gosens che, a poco più di un quarto d’ora dalla fine, si avventava su un pallone vagante all’interno dell’area di rigore e superava il malcapitato estremo difensore del Grifone, Nicola Leali. Viola quarta in classifica e Alberto Gilardino nei guai. In serata toccava alle due romane. Paulo Dybala è il mattatore del match. Grave errore della difesa del Torino che regalava un’occasione d’oro all’argentino che non sbaglia. Ivan Jurić al momento salvo. La Lazio invece ha espugnato il Giuseppe Sinigaglia con una manita. Sul 2-1 per i biancocelesti è espulso Matthias Braunöder e la frittata è servita. Patric, Taty Castellanos (al secondo gol) e Loum Tchaouna alla fine chiudevano il discorso.

Di Beppe Vigani

Giornalista professionista iscritto all'Ordine dal 1993. Corrispondente, in passato, del Corriere dello Sport e delle Agenzie radiofoniche AGR e CNR, redattore a La Notte, Infront, radio MilanInter e radio Number One, oltre ad altre innumerevoli collaborazioni. Opinionista, attualmente, di Telelombardia e Top Calcio 24-7Gold

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