I campioni d’Italia travolgono l’Atalanta, la Juventus incappa sul pari casalingo con la Roma, mentre il Milan strappa il 2-2 con la Lazio e il Napoli regola di misura il Parma
L’Inter ritorna in testa alla classifica, grazie al pareggio della Juventus all’Allianz Stadium contro una buona Roma. I campioni d’Italia in gol dopo pochi minuti, dopo dieci si portavano sul 2-0 contro l’Atalanta e spianavano la strada per un successo tanto netto quanto confortante per l’ottimo calcio ritrovato dopo le prime due partite. l’uomo copertina è sicuramente Marcus Thuram, in questo momento anche capocannoniere con quattro segnature. Atalanta poca cosa, ma ancora in working progress tra infortuni, nuovi acquisti e partenze eccellenti. A Torino la Juventus si è trovata una Roma determinata, ritrovata dopo le prime due prestazioni. Daniele De Rossi è riuscito a imbottigliare i bianconeri, grazie a una dedizione tattica e alla buona prestazione difensiva. Thiago Motta ha provato a vincere la partita, inserendo Teun Koopmeiners, Douglas Luiz, Francisco Conceição e Nico González senza però trovare la soluzione vincente. Negativa la prova di Dušan Vlahović che è risultato impacciato e impreciso. Un passo indietro rispetto alle prime due prestazioni.
All’Olimpico il Milan è riuscito a pareggiare contro la Lazio, dopo essere andato in vantaggio e aver subito il ribaltamento prima di acciuffare il 2-2 grazie a un gol di Rafael Leão, lasciato in panchina con Theo Hernández entrambi autori di una sorta di ammutinamento nel corso del cooling break, quando si sono allontanati di cinquanta metri per dissetarsi. Comportamento chiaramente polemico dei due giocatori entrati in contrasto con le scelte tecniche dell’allenatore Paulo Fonseca. Il quale ha poi minimizzato l’accaduto. Vedremo se ci saranno strascichi della vicenda. La squadra rossonera è apparsa migliorata nell’assetto tattico, anche se ha rischiato di capitolare a tempo scaduto. Manca ancora la miglior condizione a Youssouf Fofana, unico vero frangiflutti della squadra, determinante per gli equilibri in mezzo al campo.
Il Napoli di Antonio Conte è riuscito a superare il Parma, grazie a Romelu Lukaku e André-Frank Anguissa che di testa ha realizzato il gol della vittoria solo al 96′. I ducali hanno tenuto testa ai partenopei, fin quando l’espulsione dell’estremo difensore Zion Suzuki, a cambi esauriti, non ha messo con le spalle al muro l’undici di Fabio Pecchia, che ha dovuto sostituire il portiere con un giocatore di movimento. Al 91′ il gol del pareggio del belga e poi quello della vittoria del centrocampista camerunese. Sorprendente il cammino dell’Udinese che, insieme a Inter, Juventus e Torino, è al comando della classifica con 7 punti. I friulani hanno vinto contro contro il Como (che ha sbagliato un calcio di rigore al 94′ con Patrick Cutrone) con una rete di Brenner. Sta stupendo anche il Torino di Paolo Vanoli che dopo aver strappato il pari a San Siro al Milan è riuscito a superare Atalanta e Venezia, mandando un messaggio ai rivali: i granata potrebbero essere gli outsider di questo campionato.
La Fiorentina non riesce più a vincere. Dopo essersi qualificata in Conference League con due pareggi, terzo nulla di fatto anche in campionato. Dopo aver raggiunto il Pari con Cristiano Biraghi, non è andata oltre lo 0-0 contro il Venezia e ancora in casa ha agguantato il Monza al 96′ con Robin Gosens, dopo essere stato sotto 0-2. Male anche il Bologna, che sembra la brutta copia dell’anno scorso. Cambiata la panchina, anche molti interpreti non ci sono più e là davanti si fa fatica a segnare. Il pareggio casalingo con l’Empoli merita una riflessione: fra un paio di settimane comincerà la prima fase della Champions League e onestamente la squadra felsinea non sembra attrezzata per questa competizione. Urgono rimedi veloci, altrimenti si rischiano figuracce epocali. Il Lecce centra la prima vittoria stagionale contro il Cagliari, mentre il Verona, dimenticata la sculacciata casalinga contro la Juventus di settimana scorsa, ha sorprendentemente sbancato il Bentegodi con Jackson Tchatchoua e Casper Tengstedt in un match dove la squadra di Alberto Gilardino ha pagato i troppi errori sottoporta.