Francesco Paparo, il secondo da destra, e Mauro Forte, al centro

Il campione d’Italia dei superpiuma, che difenderà il titolo contro Henchiri il 15 marzo, è tornato da Pomezia dove si è allenato con l’ex campione d’Europa Forte

Al PalaLido-Allianz Cloud di Milano,il 15 marzo, nel corso della manifestazione The Art of Fighting, il campione d’Italia dei pesi superpiuma Francesco Paparo (9  vittorie, 1 sconfitta e 1 pari) difenderà il titolo contro Nicola Henchiri (11-7 e 2 pari) sulla distanza delle 10 riprese. Si tratta della prima difesa del titolo per Francesco Paparo, che si sta allenando al Francis Boxing Team di Rho (alle porte di Milano) diretto da suo zio Francis Rizzo.  Lo scorso 16 novembre, sempre al PalaLido-Allianz Cloud, Francesco Paparo ha vinto la cintura demolendo in due riprese Mohammed Diallo. Lo ha spedito al tappeto con uno spettacolare gancio sinistro alla mascella. Diallo si è rialzato, ha ripreso a combattere ed è stato travolto da una serie di pugni di Paparo che hanno indotto l’arbitro a fermare l’ormai impari contesa. Francesco Paparo è appena tornato da Pomezia dove ha scambiato pugni sul ring con l’ex campione d’Europa dei pesi piuma Mauro Forte. 

Francis, perché hai voluto portare Francesco Paparo a Pomezia per allenarsi con Mauro Forte?

Perché Francesco si era già allenato con lui prima del match contro Mohamed Diallo e ci siamo trovati bene. Ho parlato con il mio collega di Pomezia Simone D’Alessandri e lui ha provveduto ad organizzare questo allenamento. Siamo stati a Pomezia lo scorso weekend. Mauro Forte è uno dei migliori pugili italiani avendo conquistato di recente il titolo europeo dei pesi piuma. E’ mancino ed anche questo è utile perché è importante fare esperienza contro pugili mancini. Mauro ha un record di 20 vittorie, 1 sconfitta e 2 pari. Dopo aver perso il titolo contro Cristobal Llorente, Forte è comunque classificato n.1 fra i pesi piuma dall’ European Boxing Union (il campione è al di sopra della classifica) ed è quindi il pugile giusto contro cui Francesco deve scambiare pugni sul ring per migliorare. E posso dire che Francesco migliora ogni giorno“.

Conti di organizzare un’altra trasferta per Francesco?

“Certo, in Campania per allenarsi con Vincenzo La Femina. Pure con lui ci siamo già allenati e ci siamo trovati bene. Vincenzo disse che secondo lui Francesco è un pugile da titolo europeo e questo ci ha fatto molto piacere”.

Perché allenarsi a casa propria non basta?

“Perché a casa propria si ha un rapporto di amicizia con gli altri pugili e magari non si dà il massimo e nemmeno loro danno il massimo durante lo scambio di pugni sul ring. In trasferta i pugili del luogo ti rispettano, ma non si fanno problemi a picchiarti a potenza piena e quindi l’allenamento è più realistico. Inoltre, in trasferta si incontrano più pugili con stili diversi e questo è fondamentale per fare esperienza. Proprio questo è il motivo per cui alcune palestre americane hanno una grande reputazione a livello internazionale: in quelle palestre ci si allena non solo con i migliori pugili americani, ma anche con pugili provenienti da tutto il mondo. Magari uno sconosciuto pugile del Kazakistan con cui ti sei allenato a New York diventa campione del mondo e questo ti apre nuove strade oltre ad averti fatto fare una grande esperienza”.

In trasferta hai sempre trovato la disponibilità delle palestre locali?

“Sempre. Tutte le persone con cui ho parlato sono sempre state molto disponibili con me e questo mi ha fatto molto piacere”.

Francesco migliora solo tecnicamente o anche come atteggiamento?

“Anche come atteggiamento, ha maggiore fiducia in se stesso anche grazie ad un lavoro di potenziamento fisico ottenuto sollevando pesi e lavorando con una palla di 12 kg. E’ più consapevole di poter vincere prima del limite come ha fatto contro Mohammed Diallo. Tra l’altro io ero convinto che avrebbe vinto prima del limite e che sarebbe avvenuto nelle riprese iniziali. Francesco aveva una sicurezza mai vista prima”.

Quindi l’esito della difesa contro Nicola Henchiri è scontato?

“Nel pugilato nulla è scontato. Un pugile può solo allenarsi nel migliore dei modi e salire sul ring al top della condizione fisica. Nicola Henchiri sarà un avversario difficile e Francesco dovrà dare il 100% contro di lui”.   

Di Beppe Vigani

Giornalista professionista iscritto all'Ordine dal 1993. Corrispondente, in passato, del Corriere dello Sport e delle Agenzie radiofoniche AGR e CNR, redattore a La Notte, Infront, radio MilanInter e radio Number One, oltre ad altre innumerevoli collaborazioni. Opinionista, attualmente, di Telelombardia e Top Calcio 24-7Gold

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