trascrizione tecnica mista e collage su carta foderata 2003

La Paula Seegy Gallery, fino al 25 gennaio, presenta le opere di Martini, artista artista colto, lettore di filosofi e frequentatore di poeti, figura di rilievo nell’arte astratta italiana, notissimo Oltreoceano

Il clou dell’evento “Dedicato a Sandro Martini si svolgerà il 16 gennaio, alle ore 18, fondendo arte visiva, musica e poesia in una sinfonia di espressione culturale. La presenza di Walter Colombo, che eseguirà composizioni musicali dal suo cd “Pentimenti”, rappresenta un perfetto esempio di come l’arte possa oltrepassare i confini della tela per collidere con altre forme artistiche. La musica diventa allora non solo un accompagnamento, ma un’estensione del pensiero creativo di Martini, trasformando ogni nota in un riflesso dell’intensità cromatica delle sue opere.

Da Paula Seegy Gallery, in via S. Maurillo 14, a Milano, fino al 25 gennaio 2025 ,la retrospettiva Segno e colore oltre il telaio, dedicata a Sandro Martini (Livorno 1941 – Milano 2022), artista colto, lettore di filosofi e frequentatore di poeti,  figura di rilievo  nell’arte astratta italiana, notissimo Oltreoceano (negli USA e in Canada), curata da Luigi Sansone, permette di esplorare l’evoluzione stilistica e tecnica di Martini attraverso una selezione di opere che spaziano dagli esordi negli anni ’50 fino ai lavori più recenti, offrendo una visione d’insieme del suo dialogo incessante tra pittura e spazio. Presente all’inaugurazione  (il 3 dicembre 2024), la moglie del pittore, Rita. “Sandro era una persona speciale – ricorda -, più unica che rara. Non faceva l’artista, lo era. Vivere vicino a lui è stata un’esperienza meravigliosa. ll suo studio milanese resterà come custodia delle sue opere e testimonianza del suo lungo lavoro”.

Martini ha iniziato a dipingere  affascinato dai cieli tiepoleschi per poi rimanere talmente colpito dall’espressionismo astratto americano da trasferirsi, nel 1977, a New York e poi a San Francisco. Sin dalle mostre di Milano (1973) e di Roma (1975) Martini dimostra la sua passione per la pittura, la tela, i colori, il gesto. Nel 1978 è invitato dal Fine Art Center dell’Università del Massachussets e inizia una lunga attività e collaborazione negli Stati Uniti dove insegna incisione e tecniche di affresco per 25 anni al Kala Institute a Berkely. Una sua installazione permanente di tele è parte del patrimonio della Djerassi Foundation a Stanford, e nel corso di questi anni realizza numerose installazioni in sedi pubbliche e private: a Briant Park, sulla 42ma e al City Corp a New York. La mostra si distingue  per una scelta di opere dell’artista che copre molti momenti della sua attività per la diversità di linguaggi espressiv: acquerelli, collage, affreschi, sculture – che rappresentano la continua sperimentazione dell’artista livornese.

Martini sfida costantemente i confini tra l’arte e lo spazio, con opere che uniscono  la potenza del colore e la forza delle dimensioni, spesso monumentali, che fuoriescono letteralmente dalla tela in una ricerca di movimento. Le prime installazioni: grandi tele che coprono i luoghi, li adornano, li vivificano. Una, ancora ricordata, nell’83 nel salone delle grida alla Borsa di Milano: per un mese gli agenti hanno urlato i loro prezzi sotto le grandi tele, tese da una parte all’altra della sala. Nel 2004 alla Casa della Carità di Milano crea un’installazione permanente di tele e vetri che occupa i quattro piani delle scale, “Tetto di telo tinto di sale”. Nel 2012 realizza, con lo studio canadese architectsAlliance, l’imponente installazione permanente Glass Memory (vetri incisi e parete ad affresco), commissionata dalla Municipalità di Toronto

Rispettare i materiali è un elemento cardine della ricerca di Martini che medita attentamente non solo sui gesti da compiere, ma anche sulla scelta dei mezzi da impiegare. Emblematico è il tipo di tela che l’artista usa come supporto, che, ancora una volta, mostra l’interesse per l’artigianalità e il rifiuto del prodotto industriale: a partire dagli anni Settanta, infatti, Martini si serve di tele tessute a mano nel Canavese con la canapa coltivata localmente. Affascinato dalle caratteristiche tattili della tela grezza, dal colore caldo e dalla storia del materiale, l’artista abbandona le tele di cotone ed elegge quel nuovo materiale a componente fondante della sua opera. Martini definisce i tempi di realizzazione delle sue opere  “lenti, quasi vegetativi. I gesti  mi pongono in una concentrazione e attenzione mentale ogni volta nuova”.

Dalle  prime esplorazioni di texture e materiali (influenzato dall’ambiente del cantiere navale in cui lavorava il padre ingegnere), Martini evolve verso un’arte in cui il colore  (il rosso e il nero, fra i colori preferiti) elemento centrale della sua ricerca, non è più solo parte dell’immagine ma diventa un mezzo per trasportare l’osservatore in luoghi immaginari, fuori dai limiti della tela. Dalla metà degli anni ’90, Martini concepisce le “tele cucite”: in queste opere frammenti di tele colorate sono cucite sulla superficie, il colore nero, rosso e giallo, frammenti di stoffa e fili di cucitura si fondono dando vita a suggestive composizioni materiche. Negli ultimi anni, Martini sviluppa una nuova sensibilità verso il bianco. Secondo il curatore Luigi Sansone, questa scelta non è casuale, ma risponde alla volontà di creare un “spazio meditativo” dove il colore trova un contrasto che ne esalta la brillantezza. Sansone collega questa interpretazione all’estetica spirituale di Vasilij Vasil’evič Kandinskij, per cui il bianco rappresenta un “grande silenzio assoluto”, capace di intensificare l’impatto dei colori. Questo uso del bianco, quasi come una pausa contemplativa, invita lo spettatore a un momento di riflessione, in cui il colore diventa ancor più potente ed evocativo.

Paula Seegy Gallery Via S. Maurillo 14 (Milano)

Mostra “Dedicato a Sandro Martini”

Fino al 25 gennaio 2025 da martedì a sabato, ore 12 – 19

Di Cristina Tirinzoni

Giornalista professionista di lungo corso, ha cominciato a scrivere per testate femminili (Donna Moderna, Club 3, Effe, Donna in salute). E’ stata poi per lungo tempo redattore del mensile Vitality e del mensile Psychologies magazine e Cosmopolitan, occupandosi di attualità, cultura, psicologia. Ha pubblicato le raccolte di poesie Come un taglio nel paesaggio (Genesi editore, 2014) e Sia pure il tempo di un istante (Neos edizioni, 2010).

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