Impresa del Milan espugna il Bernabeu, l’Inter supera l’Arsenal e fa un passo da gigante verso la qualificazione diretta agli ottavi di finale. Vince anche l’Atalanta che sbanca Stoccarda. Pareggio e rabbia della Juventus con il Lille. Niente da fare per il Bologna che perde negli ultimi minuti
La quarta giornata di Champions League è stato un inno all’imprevedibilità, allo spettacolo e alle imprese. Una di queste è stata quella del Milan che ha espugnato il Santiago Bernabeu, sciorinando giocate di gran classe e un Rafa Leão che da tempo non si vedeva. I Blancos sono sembrati sulle gambe, frastornati da un momento di confusione tattica, bulimia tecnica e ambiente intossicato dal mancato Pallone d’Oro a Vinicio Junior Mancano le finestre aperte, l’aria si sta facendo terribilmente pesante. In Liga sono già 9 i punti dal Barcellona (anche se con una partita in meno), mentre in Champions la classifica è assai avara: ora è 17° in classifica, ben lontano dalle prime otto che entrano di diritto nella fase finale, senza passare dalle qualificazioni. C’è tanto da lavorare per Carlo Ancelotti. Dopo il gol con una zuccata di Malick Thaw, i padroni di casa riuscivano a pareggiare con un rigore trasformato da Vinicio Junior (per fallo di Emerson Royal sullo stesso brasiliano). Ma lo champagne delle grandi occasioni lo ha portato il Milan questa volta, che con un uno-due terrificante, grazie alla premiata ditta Álvaro Morata–Tijjani Rejnders, ha frantumato sua maestà Kylian Mbappé. Tre punti d’oro per i rossoneri che si rimettono in carreggiata in classifica.
A Lille, la Juventus non va oltre l’1-1 (quarta partita consecutiva in Europa in cui i bianconeri subiscono almeno un gol), dopo essere stati essere sotto per un gol bellissimo di Jonathan David (uno degli attaccanti più attenzionati nel panorama europeo, poiché non ha voluto rinnovare il contratto con i Mastini) nell’azione più bella della partita. Diciamo che Juan Cabal si sognerà sicuramente Edon Zhegrova (man of the match, per quanto ci riguarda) autentica spina nel fianco della difesa bianconera. Il fallo da rigore commesso su Francisco Conceição, trasformato poi da Dušan Vlahović ha rimesso le cose a posto. I bianconeri hanno avuto più di un’occasione per vincere, ma alcune parate di Lucas Chevalier e l’imprecisione degli uomini di Thiago Motta hanno cristallizzato la gara sul pareggio. Il Bologna cade all’86’ (con un gol da calcio d’angolo dove capitan Thilo Kehrer segna a tre metri dalla porta indisturbato) immeritatamente è il caso di dirlo contro il Monaco, una delle squadre rivelazione della manifestazione. E’ stata una gara emozionante, intensa e, a tratti, spettacolare in cui i felsinei avrebbero potuto passare in vantaggio in più di un’occasione, ma la difesa dei monegaschi ha sempre ribattuto colpo su colpo. La squadra di Vincenzo Italiano le ha provate tutte, ma la poca esperienza internazionale di molti giocatori ha fatto la differenza. La consuetudine in Champions dà mestiere, consapevolezza, alza il livello di intensità (molto di più del calcio italiano), velocità di esecuzione e di pensiero. Se non hai queste peculiarità, il pane è duro in questa competizione. I rossoblù rimangono in fondo alla classifica con zero punti. Questa volta hanno portato a casa solo gli applausi. Troppo poco.
Al Giuseppe Meazza di Milano, altra grande prestazione difensiva dell’Inter che 48′ del primo tempo è riuscito a segnare su rigore (fallo di mano nettissimo di Mikel Merino) con il solito Hakan Çalhanoğlu (19 rigori trasformati su 19 in maglia nerazzurra per il turco) e un paio di salvataggi di Yann Bisseck e Denzel Dumfries nella ripresa. Migliore in campo, insieme al tedesco, sicuramente Stefan de Vrij che ha guidato il bunker nerazzurro con personalità ed esperienza. La prestazione contro la Juventus è diventato solo un brutto ricordo. E’ stata una partita fatta di sofferenza, in cui gli uomini di Simone Inzaghi hanno giocato di squadra, con abnegazione e concentrazione, senza lasciare un minimo spazio per un’imbucata o un colpo di testa, dove Bisseck, de Vrij e Benjamin Pavard sono stati i veri mattatori. Sofferenza alle stelle, come dicono anche le statistiche: 63% possesso palla Arsenal, contro il 37% Inter, con 13 calci d’angolo a 0 e 21 tiri complessivi contro 7. Poiché le statistiche sono mezze bugie e mezze verità, le occasioni dei Gunners sono state praticamente nulle, se si eccettua il tiro di Kai Havertz respinto da Bisseck in corner, destinato sicuramente in fondo al sacco. L’unico vero pericolo, in cui i campioni d’Italia hanno davvero rischiato grosso è stato su un’uscita di Yann Sommer su Merino (ancora lui) al 28′ della prima frazione di gioco. Secondo il direttore di gara István Kovács, probabilmente, il portiere svizzero avrebbe sfiorato il pallone quel tanto che basta per non fischiare il penalty. Rimaniamo perplessi, consapevoli che il Var in Europa ha parametri ben più severi rispetto ai campi nostrani.
E’ una serata felice anche per l’Atalanta corsara alla MPH Arena, regno dello Stoccarda. Ha iniziato la festa il solito Ademola Lookman che dopo sei minuti della ripresa ha castigato l’estremo difensore tedesco Alexander Nübel. Il merito del gol del nigeriano (inglese di nascita) è tutto di Charles De Ketelaere, che recupera palla prima di regalare il cioccolatino su un vassoio d’argento. L’altra notizia buona per Gian Piero Gasperini è il golo di Nicolò Zaniolo (il primo in maglia atalantina). In mezzo alla partita molta Dea, che ha spadroneggiato in mezzo al campo con pressing e ritmo intenso nel giro-palla con verticalizzazione a rovesciare le certezze avversarie. L’ultima sconfitta in casa dei tedeschi risale a un anno fa. Un ulteriore segnale importante per gli orobici che ora salgono a 8 punti in classifica, come la Juventus, e 0 gol subiti, come l’Inter. In questo turno di Champions League, il Liverpool ha superato il Bayer Leverkusen 4-0 con tripletta di Luis Díaz. I Reds sono soli in testa, grazie alla sconfitta del Brest che, a sorpresa è stato piegato dal Bruges da un gol di Hans Vanaken. Manita del Barcellona contro la Stella Rossa con doppietta del solito Robert Lewandovski. Il Bayern ha regolato 1-0 il Benfica con gol di Jamil Musiala e l’Atletico Madrid ha beffato il Psg al 93′ con Ánge Correa; 2-1 il risultato finale al Parco dei Principi. Il Celtic ha illuso il Lipsia andando sotto con un gol di Christoph Baumgartner, prima di castigarlo con una doppietta di Nicolas Kühn e Reo Hatate, mentre il Borussia Dortmund ha trovato la rete solo a cinque minuti dal termine con Donyell Malen per piegare la resistenza dello Sturm Graz. Una delle sorprese giganti di questo turno europeo è la sconfitta inopinata del Manchester City che, dopo essere andato in vantaggio con Phil Foden, ha preso quattro schiaffi dallo Sporting di Lisbona. Eroe del match Viktor Gyökeres che ha segnato tre gol, due su rigore.