Dušan Vlahović autore di una doppietta contro il Verona

I bianconeri, trascinata da alcuni componenti della Next Gen, rifilano al Verona gli stessi gol realizzati contro il Como nella prima giornata e sono primi in classifica. Il Napoli dimentica Verona e strozza il Bologna, mentre l’Inter supera il Lecce. Cadono Atalanta, Lazio, Milan e Roma. Male anche il Monza di Nesta

Thiago Motta, nonostante la sua Juventus aspetti ancora alcune novità dal mercato, ha già le idee chiare. Soprattutto con i giovani, poiché ancora una volta è andato a segno un altro della Next Gen. Dopo aver visto settimana scorsa il gol di Samuel Mbangula, questa volta è toccato a Nicolò Savona a esultare alla seconda gara in Serie A. I bianconeri sono la squadra più giovane del campionato, probabilmente la più giovane della loro storia. Contro il Como ha avuta la media anagrafica di 24 anni e 122 giorni di età: all’esordio ufficiale sulla panchina bianconera, Thiago Motta è entrato subito negli almanacchi del club, superando un primato che resisteva dall’ottobre del 1998. Quella Juventus aveva un’età media di 25 anni e 217 giorni nella gara con la Lazio vinta per 4-3 all’Olimpico di Roma. Il 30 agosto finirà il mercato, ma con il cantiere ancora aperto la Juventus è già prima in classifica. Contro il Verona c’è stata poca storia e questo sta già preoccupando gli avversari.

Una su tutte l’Inter, ancora indietro di condizione, ma che ha regolato il Lecce con una partita agevole, facilitata dal gol di Matteo Darmian dopo neanche cinque minuti. Il resto del match ha raccontato i nerazzurri con un propositivo Mehdi Taremi che per un’ora ha sciorinato buone giocate, dimostrando che la classe è intatta e che quando il serbatoio sarà pieno potrà regalare soddisfazioni a Simone Inzaghi. Destano un po’ di preoccupazioni le prima prestazioni di Henrik Mkhitaryan che è parso davvero indietro rispetto al resto della squadra. Contro il Lecce si è visto un Hakan Çalhanoğlu a trazione anteriore, combattivo e molto efficace in fase d’interdizione. Manca ancora la continuità ai nerazzurri, i quali già venerdì dovranno alzare il livello se vorranno competere contro l’Atalanta, reduci da una brutta battuta d’arresto contro il Torino. La squadra di Paolo Vanoli, dopo essere andata sotto ha ribaltato il risultato grazie ai gol di Ivan Ilić e Ché Adams che hanno risposto alla rete di Mateo Retegui. Sconfitta che non deve preoccupare Gian Piero Gasperini, che presto troverà in campo Sia Ademola Lookman, sia Raoul Bellanova.

Ha fatto scalpore la sconfitta del Milan subita dalla matricola Parma, una delle rivelazioni di questo inizio di campionato. La squadra di Paulo Fonseca, già sotto dopo un centinaio di secondi con un errore di posizione di Theo Hernandez che ha lasciato campo libero al gol di Dennis Man, ha fatto molto fatica a trovare il pareggio, arrivato appena dopo l’ora di gioco con il solito Christian Pulisic, con un assist al bacio di Rafa Leao, non sempre concentrato e con un approccio discutibile. Il gol della sconfitta di Matteo Cancellieri è la punta dell’iceberg sull’inadeguatezza tattica della squadra. Emerson Royal, entrato al posto di Davide Calabria non torna a coprire, dando campo libero a Pontus Almqvist al quale non pare vero regalare un cioccolatino a Matteo Cancellieri che davanti a Mike Maignan non ha difficoltà a bucarlo. Non sarà una settimana facile per Fonseca che cercherà di porre rimedi alla fase difensiva, penetrabile come il burro. Fondamentale l’inserimento in mediana di Youssef Fofana, l’unico con caratteristiche degno di un centrocampista completo, capace di dare un equilibrio tanto anelato dal mister portoghese.

Fa rumore anche la sconfitta interna della Roma, che ha lasciato l’intera posta all’Empoli, capace addirittura dominare il primo tempo sfiorando più volte il raddoppio, dopo il gol di Emmanuel Gyasi, per trovarlo nella ripresa su rigore trasformato da Lorenzo Colombo. La rete realizzata da Eldor Shomurodov non è bastato, perché Daniele De Rossi senza un centravanti con le caratteristiche di Romelu Lukaku è costretto a rivedere qualche schema offensivo. Artem Dovbyk è un attaccante molto più statico del belga e i palloni in area di rigore devono essere copiosi per poterlo accontentare. Stessa sorte è capitata alla Lazio che a Udine è caduta sotto i colpi di Lorenzo Lucca di Florian Thauvin, sempre più un fattore nella squadra di Kosta Runjaić. I biancocelesti di Marco Baroni sono stati imbrigliati dai friulani che, soprattutto sulle fasce, li hanno sempre scavalcati. Da sottolineare il roboante 3-0 del Napoli contro un buon Bologna che si è liquefatto nel secondo tempo. La squadra di Antonio Conte, trascinata da un encomiabile Khvicha K’varatskhelia che oltre al gol ha fatto una giocata da campione sul gol di Giovanni Di Lorenzo. Giovanni Simeone completa la festa. Verona è dimenticata.

Vittoria meritata del Genoa con la rete dell’ultimo arrivato Andrea Pinamonti, tornato sotto la Lanterna dopo quattro anni. Brutto risveglio di Alessandro Nesta che deve immediatamente correre ai ripari già dalla prossima giornata. Il Monza, privo di Stefano Sensi, che potrà risolvergli un po’ di problemi in mezzo al campo, è parso privo di idee. Pareggi tra Cagliari-Como, con lariani in ripresa dopo la bambola di settimana scorsa, e Fiorentina-Venezia; squadra lagunare comunque imbattuta, mentre la compagine di Raffaele Palladino anche in questa occasione ha lasciato per strada gol facili da realizzare.

Di Beppe Vigani

Giornalista professionista iscritto all'Ordine dal 1993. Corrispondente, in passato, del Corriere dello Sport e delle Agenzie radiofoniche AGR e CNR, redattore a La Notte, Infront, radio MilanInter e radio Number One, oltre ad altre innumerevoli collaborazioni. Opinionista, attualmente, di Telelombardia e Top Calcio 24-7Gold

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