Una mostra racconta quando la squadra del Golfo dei Poeti superò il Grande Torino in un leggendario duello disputato all’Arena civica di Milano. Quel successo valse uno scudetto che oggi vediamo sulle maglie degli aquilotti
Nel bellissimo e storico Palazzo della Provincia (detto anche Palazzo del Governo) di La Spezia c’è la mostra “Ottant’anni da una storica vittoria”, per celebrare il successo degli allora Vigili del Fuoco Spezia contro il Grande Torino, la compagine che nel successivo quinquennio divenne lo squadrone temuta anche in Europa. Quell’incontrò finì 2-1 per gli aquilotti che vinsero il campionato proprio davanti ai granata. Quello scudetto, vinto meritatamente sul campo, è evidenziato oggi sulle maglie della squadra ligure, ma non figura nell’albo d’oro, per l’anomalia del campionato. Una disputa mai chiusa, in cui non è stata ancora scritta la parola fine. All’interno della mostra si ha la possibilità di ascoltare la radiocronaca del celeberrimo Nicolò Carosio, grazie al supporto dell’intelligenza artificiale), corredata da filmati e centinaia di foto di tutti i campioni che hanno indossato la maglia degli aquilotti. C’è anche la possibilità di farsi fotografare con la coppa originale del campionato vinto.
Il fatto – Tempo di seconda guerra mondiale. La Federcalcio, trasferita da Roma a Venezia, decide di organizzare in sostituzione del campionato 1943-44 un torneo con formula mista su base regionale aperto a squadre di serie A, B e C. I gironi vennero definiti territorialmente per evitare trasferte lunghe, onerose e pericolose. I bombardamenti su alcune città esclusero dal campionato squadre che giocavano in aree particolarmente a rischio.
Anni in cui il Torino è marchiato Fiat, la Juventus Cisitalia per dare una pennellata di storicità degli eventi. Il campionato 1944 inizia con sei tornei divisi per zone: Piemonte-Liguria, Lombardia, Veneto, Venezia-Giulia, Mista Emilia, Toscana, Lazio. Da questi usciranno, dopo le semifinali, le quattro squadre che a Luglio contenderanno il titolo nelle finali di Milano. Nella prima fase si qualificano: Torino e Juventus, Ambrosiana Inter e Varese, Venezia, Vicenza – che cede il posto al Verona, Ampelea e Triestina, Bologna e Cesena, Faenza e Forlimpopoli, Modena e Carpi, Spezia (sotto la denominazione dei Vigili del Fuoco) e Suzzara, Montecatini, Lazio E dalle successive semifinali escono Torino, Venezia, Spezia Vigili del Fuoco. Passa anche la Lazio ma, essendo sotto la Linea Gotica che divide l’Italia, non è ammessa alle finali di Milano.
Alle finali il Torino, campione in carica 1942/43, si presenta con un record di 26 partite, 20 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte. con 105 gol fatti e 35 subiti. Il bomber è il mitico Silvio Piola con 27 gol, Valentino Mazzola 21, Guglielmo Gabetto 20. Il Venezia, sotto il nome dell’Ispettorato del Lavoro, si presenta con un record di 16 partite, 12 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte. Solo 46 gol realizzati con una difesa blindatissima con sole 12 subite. Il cannoniere lagunare è Mario Astorri 21 gol. Lo Spezia VVFF, invece, solo sesto classificato come Spezia F.B.C nel campionato di serie B 1942/43, si presenta come outsider con un record di 18 partite, 13 vittorie, 4 pareggi e 1 sconfitta. Soltanto 35 gol realizzati e 12 subiti. Migliori realizzatori: Giovanni Costa e Sergio Angelini 7 reti ciascuno. La partita decisiva è uno scontro epico tra il Grande Torino strafavorito e la matricola Spezia. Termina 2-1 con doppietta di Angelini, mentre per i granata il solito Piola buca il portiere spezzino su assist di Mazzola. Un risultato inimmaginabile alla vigila, entrato nella leggenda del calcio.
Info
Mostra: “Ottant’anni da una storica vittoria”, fino al 26 luglio
Dove: Palazzo della Provincia, Via Vittorio Veneto 2, La Spezia
Ingresso gratuito
Giorni e orari
19 e 20 luglio (dalle ore 18 alle 23),
21 luglio (dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 23)
26 e 27 luglio (dalle ore 18 alle 23)
28 luglio (dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 23)
Telefono: 0187 7421