La storica cartoleria e tipografia Fratelli Bonvini è stata salvata dalle ruspe da un gruppo di soci che hanno deciso di rilevarla nel 2014. Ne è nato “The Milaneser” un progetto creativo che si ispira per grafica ed estetica alla storica rivista New Yorker
137 immagini di Milano, 137 emozioni differenti raccolte nel libro The Milaneser: la città che stiamo diventando. Un progetto creativo nato nel 2020 dall’idea di Lara Aldeghi, copywriter, e Stefano Lionetti, art director e partner di ZetaLab, studio di comunicazione visiva con quartier generale nel quartiere Isola-che racconta Milano attraverso le copertine di una rivista immaginaria, The Milaneser, che si ispira per grafica ed estetica alla storica rivista New Yorker alle sue celebri copertine, arricchita da approfondimenti, commenti e contributi speciali di Chiara Alessi, Gianni Biondillo, Giovanna Castiglioni, Luca Misculin e Davide Oldani. Il libro si può trovare (e acquistare) anche alla Cartoleria e Tipografia Fratelli Bonvini Milano, storica bottega fondata nel 1909 in via Tagliamento, scalo di Porta Romana, una bottega storica di Milano fondata nel 1909 sopravvissuta alle ruspe e oggi più che mai laboratorio artistico da quando nel 2014, un gruppo di sei amici associati nella FBM S.r.l. ne resta folgorato e decide di rilevarla.
Racconta Roberto Di Piumo, uno dei soci fondatori: “Siamo arrivati qui che il posto era già chiuso. Eravamo un gruppo io, Maria, Francesco e Luca, avevamo altre occupazioni. Però ci siamo subito trovati d’accordo su un punto che dovevamo salvarlo dalla ruspe questo posto che racchiude stratificazioni di memoria e di saperi artigianali, storie di carta e di inchiostri e di caratteri – continua Roberto Di Piumo, presidente della cordata che ha salvato il negozio “Fratelli Bonvini” -. C’erano dei progetti, anche l’Università Statale di Milano voleva recuperare macchine e caratteri, però era tutto molto farraginoso. Così io e i miei soci ci siamo detti: “Paghiamo l’affitto!” Abbiamo iniziato a farlo per tre mesi, poi per sei, poi per un anno. Alla fine ci siamo decisi a investire in un restauro conservativo. Ridipinto ogni dettaglio, lucidato il bronzo, ripristinato il pavimento, restaurate e rimesse in funzione le macchine da stampa originali, recuperata la storica insegna in foglia d’oro e le vecchie vetrine, ancora presente e in funzione una imponente taglierina automatica risalente agli anni ’50, torchi tirabozze di vari formati, ancora presente una collezione di caratteri e fregi tipografici di piombo e di legno, custoditi in cassetti di legno. Il negozio è tornato ad essere un punto di riferimento per le persone che vivono in zona. Ma a vera sfida è stata quella di far rivivere il passato nell’oggi. Quello che all’apparenza sembrerebbe solo una cartoleria e una tipografia (il che già non sarebbe poco) è diventato un luogo dedicato alla creatività e alla sperimentazione, un presidio culturale e innovatore sociale in una delle aree in trasformazione della città di Milano – sottolinea con un certo orgoglio Roberto Di Puma -. Dove si organizzano corsi e workshop di tipografia e di rilegatura, si ospitano artisti in residenza Atelier“.
Dal 2018, l’appartamento sovrastante la bottega storica – abitazione originale della famiglia Bonvini-Cambieri – viene ristrutturato integralmente e diventa uno spazio espositivo aperto al pubblico dedicato all’arte e a diverse iniziative culturali (incontri e talk, conferenze, workshop creativi, presentazioni editoriali). Fino al 20 luglio ospita distrazioni. In mostra più di 60 opere dell’illustratore Beppe Giacobbe. Ad ottobre seguirà la mostra collettiva Il mare artigiano. cura di Franco Achilli. Saranno esposte le opere di 9 artisti realizzate utilizzando la moquette , sezionata in porzioni di grande formato, usata per la mostra dedicata ad Helmut Newton a Palazzo Reale, ottenuta a sua volta dal riciclo dei rifiuti dii plastica i recuperati nel Mar Mediterraneo. II pezzi unici verranno poi devoluti a sostegno di organizzazioni no-profit.