Nella qualificazione degli ultimi Mondiali la Svizzera si qualificò grazie a due rigori falliti da Jorginho. Ora agli ottavi di Euro 2024 c’è la possibilità di rendere la stessa moneta. Ma non partiamo favoriti

 Dopo una fase iniziale terminata con il gol all’ultimo secondo di Mattia Zaccagni, per la squadra azzurra inizia la seconda fase dell’Europeo con la sfida alla Svizzera che rappresenta per la nazionale italiana un avversario noto: furono infatti proprio di elvetici negare alla nazionale allora guidata da Roberto Mancini il pass per i Mondiali in Qatar. Un motivo in più per vendicare sportivamente una delle pagine più tristi della storia recente del calcio azzurro. La squadra di Murat Yakin ha dimostrato un’ottima solidità complessiva meritando decisamente il passaggio del turno e mettendo in evidenza un ottimo collettivo che si sta dimostrando particolarmente efficace. Dai tre giocatori del Bologna passando per Yann Sommer e Ricardo Rodríguez sono davvero tanti i giocatori che attualmente oppure in passato hanno calcato i campi dei nostri campionati.

Quella  di Yakin è una squadra che fa dell’ordine tattico, unito alla fantasia di alcune delle individualità più tecniche come Dan Ndoye un mix particolarmente temibile e da non prendere assolutamente sottogamba. Ecco che dunque sarà particolarmente importante cercare di mantenere il controllo del gioco a centrocampo dove la squadra svizzera potrebbe essere particolarmente aggressiva e difficile da contrastare. Proprio dal controllo di questa porzione di campo passeranno la maggior parte delle possibilità di indirizzare la partita dalla propria parte. Venendo all’aspetto tattico e delle possibili scelte di formazione è presumibile pensare che Luciano Spalletti possa proporre nuovamente il modulo con tre centrali difensivi con Alessandro Buongiorno candidato principale per andare a sostituire lo squalificato Riccardo Calafiori.

Da monitorare fino all’immediata vigilia della partita anche le condizioni di Federico Dimarco e nel caso in cui il giocatore dell’Inter non dovesse farcela allora si potrebbe ipotizzare invece un ritorno alla difesa a quattro, mentre l’obiettivo della Svizzera potrebbe essere quello di non dare punti di riferimento alla difesa azzurra puntando sulla mobilità e intercambiabilità dei giocatori offensivi.

Ma vediamo quali potrebbero essere le scelte di Spalletti e Yakin per la gara di sabato 29 giugno in programma alle 18. 

Italia (3-4-2-1): Donnarumma; Darmian, Mancini, Bastoni; Di Lorenzo, Barella, Jorginho, Dimarco; Chiesa, Frattesi; Scamacca (Retegui). CT Spalletti. 

Svizzera (3-4-3): Sommer; Schar, Akanji, Ricardo Rodriguez; Stergiou, Xhaka, Freuler, Aebischer; Ndoye, Embolo, Vargas. CT Yakin.

Arbitro: Marciniak (Polonia)

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