Molta Spagna. Troppo. Poca Italia. Pochissima. Le Furie Rosse superano una bruttissima nazionale per un’autorete di Calafiori, uno dei migliori in campo degli azzurri. Ora non bisogna perdere con la Croazia per superare il turno
L’Italia esce sconfitta nella seconda partita del girone contro la Spagna, apparsa di un livello molto superiore, rispetto a quello degli azzurri. Non deve ingannare il risultato di “corto muso”, perché la squadra di Luis de la Fuente è stata nettamente migliore degli azzurri. Che fosse superiore lo sapevamo, ma una differenza così larga era difficile da immaginare. Sin dai primi minuti la nazionale iberica è stata padrona del campo in tutti i settori. Giovanni Di Lorenzo contro Nico Williams ha visto le streghe, Alessandro Bastoni un paio di volte ha perso le misure e nella ripresa ha regalato un pallone che per poco gli avversari non hanno capitalizzato.
Negativo nelle sue avanzate Federico Dimarco, poco preciso (stranamente) nei cross. Nicolò Barella ha portato la croce per tutto il centrocampo, mentre Jorginho è sembrato un lontano parente di quel giocatore che ricordavamo. Molto male tutto l’attacco. Prestazione a dir poco opaca quella di Lorenzo Pellegrini, mai nel vivo del gioco, malissimo Federico Chiesa che non è mai riuscito a superare il suo avversario nel suo proverbiale uno contro uno. Non pervenuto Gianluca Scamacca che non è mai riuscito a far salire la squadra e quando ha avuto l’occasione di tirare non l’ha fatto. L’undici di Luciano Spalletti è sembrato impotente, con serie lacune tecniche che soltanto un grande Gianluigi Donnarumma, il quale in almeno quattro interventi è stato superlativo, è riuscito a far evitare un passivo molto più pesante. I cambi effettuati all’inizio della ripresa (Bryan Cristante per Jorginho e Andrea Cambiaso per un deludentissimo Davide Frattesi) non hanno che peggiorato le cose.
Ironia della sorte, il gol delle Furie Rosse è arrivato solo su autogol, nell’unica (forse) sbavatura di Donnaruma che in uscita ha deviato il pallone sullo stinco di Riccardo Calafiori (sicuramente il migliore in campo dei suoi) il quale non ha potuto fare altro che deviare la palla in rete. Il portiere del PSG si è mosso in ritardo sul cross di Nico Williams, non leggendo bene la situazione dentro la propria area, dove il pallone crossato dall’ala spagnola non avrebbe trovato alcuna deviazione, poiché i suoi compagni erano distanti dalla zona di Calafiori. Per qualificarsi gli azzurri non dovranno perdere, in caso contrario bisognerà vedere anche se l’Albania riuscirà a superare la Spagna, ormai qualificata. Sarebbe la fine.