L'artista Feuei Tola

La geniale artista Tola, dal 6 al 29 giugno, esporrà nella storica e prestigiosa location milanese le sue opere nella mostra “Radiografiche-Investigazioni sul centro

Presso la Cripta della Cà Granda, dal 6 al 29 giugno, dal lunedì al giovedì dalle 10.00 alle 18.00, in Via Francesco Sforza 28 a Milano, si terrà la mostra “Radiografiche – Investigazioni sul centro” della talentuosa artista italiana Feuei Tola. L’inaugurazione avrà luogo mercoledì 5 giugno, dalle 18.00 alle 21.00, con il sottofondo musicale del sassofonista Germano Zenga. Artista poliedrica, Feuei Tola esprime la sua arte in molti modi: dipinti, sculture, installazioni, fotografie e performance. Non ha paura di sperimentare nuove forme di espressione artistica come dipingere su delle radiografie convinta che il concetto di arte non abbia limiti. Feuei Tola ha esposto le sue radiografiche (nome che ha scelto per i dipinti sulle radiografie) al Castello Mediceo di Melegnano, un comune della città metropolitana di Milano, lo scorso ottobre nell’ambito del Photofestival.

La mostra ha avuto un grande successo di pubblico ed ha convinto Feuei Tola a ripetere l’iniziativa in un’altra location di grande importanza storica e prestigio come la Cripta della Cà Granda. L’ospedale della Cà Granda venne fondato da Francesco Sforza nel 1456 per far fronte ai problemi medico-sanitari della popolazione più povera e al contempo per ottenere prestigio con la costruzione di una gigantesca opera di pubblica utilità ed è ancor oggi uno dei monumenti più importanti di Milano capace di raccontare il passato ed il presente della città.   Le sue vicende storiche vedono, infatti, intrecciarsi gli aspetti più interessanti della storia dell’arte, dell’architettura, della medicina e dell’assistenzialismo, ambiti nei quali Milano ha sempre ricoperto un ruolo di avanguardia.  

Feuei, perché hai voluto esporre alla Cà Granda?

“Perché è sempre stato un mio sogno, la Cripta della Cà Granda è uno spazio suggestivo e in sintonia con il mio lavoro. Invito alla mostra chi conosce le mie opere e pure chi non ha ancora avuto modo di vederle, sarà un’occasione anche per visitare la meravigliosa cripta e per stare insieme”.   

Cosa significa Investigazioni sul centro?

“Il titolo nasce dal confronto con il curatore della mostra Amedeo Anelli, filosofo e poeta nonché direttore della rivista Kamen. I miei ultimi lavori, presenti in questa mostra, sono il frutto dell’approfondimento della mia ricerca introspettiva e precisamente del concetto di centro inteso come centro di equilibrio, centro di un bersaglio, centro dell’essere dove si nascondono i misteri dell’uomo.  La nostra generazione è nel centro del mirino, facile bersaglio di una società che favorisce con tanti mezzi questa condizione, mezzi come l’uso spropositato dei social network e la creazione di falsi miti e falsi conflitti. Tutto questo provoca nell’essere umano la perdita del centro”.

Pensi che la mostra alla Cà Granda avrà lo stesso successo di quella al Castello Mediceo?

“Me lo auguro. Al Castello Mediceo di Melegnano sono venute tantissime persone, molte da altre città (avevano letto della mostra sui social e sulla stampa). Tanta gente era di Melegnano e dintorni: mi hanno fatto molte domande, ma avevano anche storie da raccontare e riflessioni da condividere. Al Castello Mediceo nel periodo della mostra ho organizzato anche degli eventi che hanno riscosso un buon successo di pubblico. Farò lo stesso alla Cripta della  Cà Granda, sempre nel periodo della mostra. Annuncerò questi eventi nelle prossime settimane”.

Di Beppe Vigani

Giornalista professionista iscritto all'Ordine dal 1993. Corrispondente, in passato, del Corriere dello Sport e delle Agenzie radiofoniche AGR e CNR, redattore a La Notte, Infront, radio MilanInter e radio Number One, oltre ad altre innumerevoli collaborazioni. Opinionista, attualmente, di Telelombardia e Top Calcio 24-7Gold

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