I bergamaschi per la prima volta trionfano in Europa. Superato il Bayer con tripletta di Lookman. I tedeschi imbattuti in stagione, cadono dopo 51 gare
L’Atalanta ha fatto la storia del calcio. Altro che storie. Ora i soloni tutti sul carro della Dea, quando fino a settimana scorsa l’avevano battezzata perdente. Come il suo allenatore. Tre finali perse negli ultimi cinque anni, un totale di quattro se si considera il derby di Supercoppa italiana contro il Milan, quando sedeva sulla panchina dell’Inter. Altri tempi. Ora tutti ad applaudire Gian Piero Gasperini, eroe di questa squadra e della città di Bergamo. Un risultato che ha sorpreso anche i più scettici. Un trionfo che fa entrare di diritto nel Gotha del calcio mondiale.
Di fronte il Bayer Leverkusen, che in questa stagione, prime di scendere all’Aviva Stadium di Dublino, aveva disputato 51 partite, di cui 42 vinte e 9 pareggi. Ben 12 risultati acciuffati oltre il novantesimo. In Europa la squadra di Xabi Alonso era soprannominata Never Loosers. Vincitrice della Bundesliga, triturando in classifica anche il Bayern Monaco, a due giornate dalla fine, a 18 punti di distacco. Un capolavoro la stagione degli uomini dell’aspirina, che stasera, però, hanno trovato una Dea imbattibile, sontuosa. Che era stata capace di superare il Liverpool 3-0. Non un caso quindi. Una sconfitta per Alonso che macchia inesorabilmente una stagione incredibile.
La partita ci racconta un approccio indiavolato nella ricerca del raddoppio, di pressione collettiva a tutto campo degli uomini del Gasp. Che passano dopo una dozzina di minuti. Davide Zappacosta trova un corridoio per Teun Koopmeiners che arriva sul fondo e crossa basso sul secondo palo; Ezequiel Palacios litiga col tempo e Ademola Lookman lo anticipa e d’interno piede gonfia la rete. Il raddoppio arriva grazie a un rinvio di Matěj Kovář per Amine Adli, il quale è impreciso e regala palla a Lookman, che si beve Granit Xhaka con un doppio passo, si accentra, anticipa l’intervento di Edmond Tapsoba e con un tiro a giro infila l’angolo più lontano della porta difesa da Kovář. Bisogna arrivare alla mezz’ora della ripresa per il tris. Mario Pašalić (subentrato a un pimpante Charles De Ketelaere) recupera palla sulla trequarti, serve Gianluca Scamacca che avanza palla al piede. La difesa dell’Aspirina rincula, apparecchia per Lookman che si sciroppa come un’orzata Tapsoba, con un altro doppio passo, centrando il sette nel palo più lontano. In mezzo tanto sacrificio, lotta e cuore. Dopo due anni una squadra italiana vince una coppa europea. Ma bisogna andare al 2007 (Carlo Ancelotti con il Milan) per vedere allenatore e squadra italiana trionfare insieme.
Alla fine Gasperini si è lasciato andare: “Questa vittoria rimarrà nella storia, non solo Mai come in questi momenti abbiamo sentito il sostegno dei tifosi, della piazza Il merito è tutto dei ragazzi. Arrivavamo dall’amarezza della finale di Coppa Italia. Eravamo consapevoli che non avevamo dato quello che eravamo capaci di dare”. Sulla vittoria: “Devo ringraziare tutti quelli che mi hanno lasciato lavorare. Arrivavo già da un’esperienza bellissima col Genoa, poi sono venuto a Bergamo e ho trovato le condizioni ideali. Se rimarrò a Bergamo? Dovrò parlare col presidente. Ora prepariamoci alla festa”. La dedica: “A tutta la città di bergamo, ai tifosi, ai giocatori e a tutta l’Italia che ci ha sostenuto”.