L’Inter travolge il Frosinone con cinque gol realizzati da Frattesi, Arnautovic, Buchanan, Martinez, Thuram. Nonostante la vittoria uno dei migliori in campo è stato Sommer, portiere dei nerazzurri
L’Inter attraversa le polemiche con una vittoria schiacciante sul Frosinone. Un successo che rilancia Simone Inzaghi nella rincorsa del record nerazzurro di punti: l’Inter allenata da Roberto Mancini arrivò arrivò a 97 punti, lui può arrivare a 98. Non una cosa facile, se pensiamo che Lautaro Martinez e compagni hanno vinto lo scudetto già tre turni fa e quindi l’adrenalina e la tensione sono chiuse in un cassetto.
Non solo. I clean sheet sono arrivati a 19, arrivare a 21 significherebbe eguagliare la Juventus di Antonio Conte. Non male, soprattutto, se riavvolgiamo il nastro di inizio stagione quando molti storcevano la bocca dopo l’acquisto di Yann Sommer, ora, diventato un grande baluardo della difesa. Dopo i primi minuti di accademia, in cui il Frosinone va vicino al gol, al primo vero affondo gli Inzaghi-boys passano con Davide Frattesi: Nicolò Barella al 19’ ruba palla sulla trequarti, Federico Dimarco è bravo a verticalizzare per Marcus Thuram che pesca l’inserimento sul secondo palo dell’ex Sassuolo, che con una carambola di petto infila Michele Cerofolini.
La ripresa presenta il conto al Frosinone che prende una grandinata di gol. Barella pesca Frattesi che vede il taglio di Marko Arnautovic per il 2-0, Tajon Buchanan – appena rilevato Dimarco – fa cinquanta metri con palla al piede prima di sferrare il tiro con un destro che finisce nell’angolino. Il quarto gol arriva con Lautaro, che non segnava dal 28 febbraio, che approfitta dell’errore di Nadir Zortea e di sinistro buca il povero Cerofolini. Thuram chiude il conto in contropiede con uno scavetto. In mezzo a tutta questa gragnuola di reti ci sono alcune parate spettacolari di Sommer, un salvataggio sulla linea di Carlos Augusto e un incrocio colpito da Walid Cheddira. Indubbiamente il 5-0 è stato troppo severi per i ragazzi di Eusebio Di Francesco.