I nerazzurri già campioni d’Italia perdono con il Sassuolo, penultimo in classifica e, dopo 42 partite consecutive in gol, restano a secco

Al 20′ del primo tempo Denzel Dumfries (con la testa ancora alla festa-scudetto)in si fa scippare la palla di Josh Doig, che immediatamente scarica ad Armand Laurienté, il quale appena dentro l’area sferra un tiro che buca l’incolpevole Emil Audero. La partita finisce qui. Brutta Inter, niente da dire. Le statistiche raccontano una partita diversa, ma la voglia di vincere del Sassuolo è stata maggiore. I numeri sono impietosi: un solo tiro nella porta di Andrea Consigli, anche se il 76% di possesso palla della squadra di Simone Inzaghi può indurre a una lettura diversa. Invece no; risultato giusto, senza dubbio.

Dispiace vedere l’Inter che dopo 42 partite consecutive in gol, rimane a secco: l’ultima volta era il 15 aprile 2023 e l’Inter perdeva 1-0 in casa contro il Monza (gol di testa dell’ex Luca Caldirola). Niente clean sheet; ora può solo pareggiare i 21 di Antonio Conte sulla panchina della Juventus. Davvero un brutto scivolone, che in qualche modo getta qualche tentativo di congettura (senza alcun genere di polemica) sul destino delle squadre che stanno lottando per non retrocedere. La squadra di Davide Ballardini è stata fortunata ad avere incontrato i nuovi campioni d’Italia appena dopo i festeggiamenti. Chissà se potranno dire la stessa cosa Frosinone e Verona, prossime avversarie dei nerazzurri.

Squadra svogliata gli Inzaghi-boys, che solo nel secondo ha dato la sensazione di raddrizzare la partita, ma gli emiliani hanno dimostrato maggiore concentrazione e più voglia. Su sette partite vinte in questo campionato, per ben due volte hanno portato via l’intera posta a Lautaro Martinez (a secco dal 28 febbraio) e compagni; autentica bestia nera. Ci auguriamo che questa sconfitta (la seconda in tutto il campionato) sia stato solo un caso isolato, ma le attenuanti sono molte. Chi gioca senza motivazioni od obiettivi fa fatica a trovare intensità e concentrazione. Su 35 partite, 28 vittorie, 2 sconfitte e 5 pareggi. Una cavalcata che ha travolto tutti. Una sconfitta in più non ne scalfisce l’impresa.

Di Beppe Vigani

Giornalista professionista iscritto all'Ordine dal 1993. Corrispondente, in passato, del Corriere dello Sport e delle Agenzie radiofoniche AGR e CNR, redattore a La Notte, Infront, radio MilanInter e radio Number One, oltre ad altre innumerevoli collaborazioni. Opinionista, attualmente, di Telelombardia e Top Calcio 24-7Gold

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