L’Inter vince anche con il Torino e porta il suo vantaggio a +19 dal Milan e ben 24 sulla Juventus. Poi tutti alla festa in Duomo invasa da trecentomila tifosi nerazzurri

L’Inter vola sulle onde dell’entusiasmo, supera il Torino e poi via verso la processione nel pullman immergendosi in mezzo ai tifosi per un giusto riconoscimento, dopo una stagione stellare.
Tornando al lunch match, per tutto il primo tempo l’Inter è sembrata svogliata, quasi sulle gambe, ebbra, probabilmente, di uno scudetto vinto con una cavalcata, iniziata il 27 gennaio, dopo il pareggio della Juventus con l’Empoli.

La contesa prende vita dal 4′ della ripresa quando Adrien Tameze è espulso per fallo da ultimo uomo su Enrikh Mkhitaryan lanciato a rete. Dopo una decina di minuti Hakan Çalhanoğlu con un tiro all’interno dell’area infila Vanja Milinković-Savić. Quattro giri d’orologio e il turco su rigore (per fallo su Marcus Turam) fa 12, come i gol realizzati in questo campionato.

La partita finisce qui. Il cartellino rosso a inizio secondo tempo ha ammazzato le velleità del Torino, che pian pianino si è sfilato, rinunciando anche a qualsiasi desiderio europeo. Stappata la bottiglia di champagne per la ventottesima vittoria e 18 clean sheet (su trentaquattro partite), tutti in piazza del Duomo per festeggiare con i tifosi nerazzurri. Pullman programmato sotto la Terrazza 21 alle 21 (ironia della sorte), arrivato invece due ore dopo. Giornata campale per i giocatori, ma soprattutto per i tifosi nerazzurri che da due anni aspettavano questo momento. Esattamente dallo scudetto del Milan. Un brutto ricordo, oggi dimenticato grazie alla vittoria della seconda stella.

Di Beppe Vigani

Giornalista professionista iscritto all'Ordine dal 1993. Corrispondente, in passato, del Corriere dello Sport e delle Agenzie radiofoniche AGR e CNR, redattore a La Notte, Infront, radio MilanInter e radio Number One, oltre ad altre innumerevoli collaborazioni. Opinionista, attualmente, di Telelombardia e Top Calcio 24-7Gold

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