Juve e Milan pareggiano senza gol in un match scialbo e senza acuti. Meglio i bianconeri che hanno trovato di fronte uno Sportiello in stato di grazia

All’Allianz Stadium nulla di nuovo. La Juventus prosegue il suo momento grigio. Tredici punti in altrettanti incontri (media da retrocessione), mentre il Milan fa un piccolo passo in avanti verso un agognato secondo posto. L’eliminazione dall’Europa League contro un avversario più che abbordabile non fa che aumentare i rimpianti della stagione. I rossoneri in Europa non sono stati molto fortunati, a dire il vero. Fuori in un girone di ferro in Champions League per qualche errore di troppo (anche arbitrale) e le partite sbagliate con la Roma hanno messo nell’angolo Stefano Pioli. La sesta sconfitta consecutiva nel derby è l’acme definitivo.

Sabato sera (a tre mesi esatti dal fatidico 1-1 con l’Empoli, dove ha sancito la fine dell’inseguimento all’Inter) la squadra di Massimiliano Allegri è stata di gran lunga la migliore. Nella ripresa, soprattutto, Marco Sportiello è stato il protagonista assoluto della contesa. Dopo la difficile parata su punizione di Dušan Vlahović, il portiere rossonero si è ripetuto su Danilo con una doppia parata. Dall’altra parte zero tiri in porta. Rossoneri in emergenza con tutta la difesa squalificata, grazie alla scriteriata gestione della fase finale del derby, hanno definitivamente rinunciato ad attaccare dopo le uscite dal campo Rafael Leão, Christian Pulisic e Ruben Loftus-Cheek. A parte l’inglese, gli altri due impalpabili per tutta la partita.

Centrocampo con poco fisico, spesso sovrastato dal tonnellaggio di Adrien Rabiot, gli uomini di Pioli non sono mai riusciti a impensierire Wojciech Szczęsny, uscito dal campo con i guanti intonsi. Il finale è stato un assalto bianconero (con Federico Chiesa subentrato a un Kenan Yldiz deludente) che solo per puro caso non è sfociato con un gol. Alla fine, Allegri esce con un pareggio stretto, ma a volte bisogna accontentarsi. Un punto che sa sempre di più Champions, mentre dall’altra parte Pioli è riuscito a tenere a galla la nave, che sembrava sempre più in acque malsane. Un brodino caldo che sa di secondo posto, in attesa del grande finale.

Di Beppe Vigani

Giornalista professionista iscritto all'Ordine dal 1993. Corrispondente, in passato, del Corriere dello Sport e delle Agenzie radiofoniche AGR e CNR, redattore a La Notte, Infront, radio MilanInter e radio Number One, oltre ad altre innumerevoli collaborazioni. Opinionista, attualmente, di Telelombardia e Top Calcio 24-7Gold

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *