La Fiorentina vince la prima sfida di Coppa Italia con l’Atalanta con un bellissimo gol di Mandragora. Le parate di Carnesecchi tengono in corsa gli orobici
La Fiorentina vince il primo confronto con l’Atalanta nella seconda semifinale di Coppa Italia. E’ stata una partita interessante quella dell’Artemio Franchi con la viola che ha meritato il successo per la maggior voglia di ottenere l’intera posta in palio, in vista del retour match fra tre settimane. Il match-winner è Rolando Mandragora che, appena dopo la mezz’ora, da circa trenta metri sferra un bolide terra-aria che toglie le ragnatele dal sette della porta di Marco Carnesecchi, migliore in campo della contesa.
Il primo tempo è tutto degli uomini di Vincenzo Italiano che impostano la partita con pressing a tutto campo, facendo allungare l’Atalanta per impedirle gli uno contro uno e togliendole l’ossigeno per ragionare. Male il centrocampo dei bergamaschi; Teun Koopmainers e Mario Pašalić sono apparsi abulici, sovrastati da Giacomo Buonaventura e Mandragora il croato anche impreciso, saltato come il burro, soprattutto, nelle percussione dei padroni di casa. Serata negativa anche di Ademola Lookman e Aleksej Mirančuk che i pochi palloni visti davanti sono stati sprecati malamente.
La grande veemenza in campo della Fiorentina è fermata dal solo Carnesecchi, che nella ripresa, appena dopo il 10′, nel giro di pochi minuti compie un intervento prodigioso su Nico Gonzalez, volando all’incrocio dei pali e deviando con le punta delle dita una palla che sembrava destinata in fondo alla rete. Poi, è ancora lo stesso attaccante spagnolo che prova a sorprendere l’estremo difensore bergamasco.
L’Atalanta resiste e appena dopo il 20′ sferra il primo tiro pericoloso che fa gridare al gol: Mitchel Bakker segue con un taglio un pallone e tira un diagonale che finisce poco lontano dal palo più lontano di Pietro Terracciano. L’ingresso di Gianluca Scammacca nella ripresa (ordinato da Gian Piero Gasperini, seduto in tribuna, perché squalificato) vivacizza un po’ di più l’attacco orobico, tanto che il centravanti romano prima con interno prova a sorprendere Terracciano pronto alla respinta, poi è anticipato di un soffio sempre dallo stesso portiere viola. Troppo poco per meritare il pareggio.