L’artista sporrà le sue nuove opere da lei definite ‘Radiografiche introspettive’ alla diciottesima edizione del Photofestival, si è ispirata al grande pittore spagnolo
L’artista italiana Feuei Tola esporrà le sue nuove opere da lei definite ‘Radiografiche introspettive’ alla diciottesima edizione del Photofestival, dal 2 all’8 ottobre presso la sala dell’Imperatore al Castello Mediceo, in Piazza Vittoria a Melegnano, un comune della città metropolitana di Milano. La presentazione è prevista per il 2 ottobre alle 18.00. L’ingresso è gratuito. Mercoledì scorso Feuei Tola era alla conferenza stampa dell’evento, svoltasi al Palazzo Reale di Milano, a pochi passi dal Duomo, ed alla quale hanno presenziato un gran numero di addetti ai lavori e giornalisti. Per la mostra del Photofestival, l’artista siciliana (è nata a Palermo) ha lavorato su delle autentiche radiografie invece che sulla tela come abitualmente si fa. Feuei si caratterizza per la ricerca di supporti o di argomenti che non sono comuni alla maggior parte degli artisti, è un’artista completa che non si pone limiti, che può sorprendere il pubblico producendo qualcosa di unico ed emozionante.
Feuei, quali sono gli artisti o le persone che l’hanno ispirata a scegliere la strada dell’arte?
La mia prima fonte di ispirazione l’ho trovata in famiglia. Mio padre mi ha insegnato a disegnare, a scrivere, a sviluppare la mia creatività al meglio. Da mia madre ho appreso l’attenzione ai particolari, l’eleganza nelle forme e nei colori. Amo l’arte in tutte le sue forme e mi esprimo nella pittura, nella scultura, nella fotografia. Quando un pittore dipinge non deve per forza trarre ispirazione da altri pittori. I miei punti di riferimento sono tanti e in diversi campi. Alcuni appartengono al mondo ispanico, con cui ho familiarizzato vivendo in Spagna per 14 anni. Ricordo ancora la prima volta che ho visto da vicino disegni e incisioni dello spagnolo Francisco Goya: mi travolse il suo genio che è diventato un mio punto di riferimento di forza e di pensiero. Goya è considerato il pioniere dell’arte moderna ed è spesso indicato come l’ultimo degli antichi maestri ed il primo dei moderni. Provo le stesse emozioni leggendo le opere dello spagnolo Federico Garcia Lorca e dello scrittore colombiano Gabriel Garcia Marquez (premio Nobel per la Letteratura nel 1982). Mi hanno ispirato anche dei musicisti.
Quali musicisti?
La costaricana Chavela Vargas (vincitrice del premio Grammy nel 2007), lo spagnolo Camaron de la Isla (considerato il più grande cantante di flamenco) e la brasiliana Maria Bethania (ha venduto 26 milioni di dischi in Brasile).
Sei anche una scultrice e una fotografa. Non ti hanno ispirato anche dei grandi scultori e fotografi?
Come dicevo prima, una pittrice non deve per forza trarre ispirazione dai grandi pittori. Nel mio caso, non ho tratto ispirazione da grandi scultori e fotografi.